erto

son tornata a casa. prima una settimana in montagna, in una specie di eremo, e poi a longarone dalla mia famiglia. a ferragosto ero ad Erto per l'annuale appuntamento con la manifestazione intitolata " tra il vecchio e il nuovo. riscoperta della manualità artigianale". il giorno più bello in quest angolo di valcellina.

Erto è un paesello fra le alpi friulane, al confine con il veneto e la provincia di belluno. Guglielmo, mio padre, nacque lì per poi trasferirsi a vivere e lavorare a Longarone(8 km verso valle), dove sono cresciuta. fra erto e longarone c'è la diga del Vajont che ha unito le genti dei due paesi nella tragedia e nel dolore.

era il 9 ottobre del 63.

lo stesso giorno, trent'anni prima, nasceva mio padre.

(
"Un sasso é caduto in un bicchiere, l'acqua é uscita sulla tovaglia. Tutto qua. Solo che il sasso era grande come una montagna, il bicchiere alto centinaia di metri, e giù sulla tovaglia, stavano migliaia di creature umane che non potevano difendersi."
Dino Buzzati, corriere della sera 10 ottobre 1963)



longarone fu spazzato via dalla forza dell'acqua.
erto fu svuotato, abbandonato. alcuni finirono a vivere a Vajont, un paesone tuttocemento costruito appositamente alla fine della valcellina, verso pordenone. bruttino forte.
fu costruito anche un nuovo Erto, appena sopra il vecchio. anche in questo caso con uso e abuso di cemento.

negli anni gli ertani sono riusciti a ridare un'anima al paese fantasma, riabitandolo in parte, ristrutturando le case in sassi, creando addirittura un albergo diffuso e proponendo musica, feste e antiche tradizioni.
(da vedere almeno una volta nella vita la Sacra rappresentazione della passione di Cristo. per gli amanti del free climbing c'è poi la palestra di roccia, meta di climber da tutto il mondo)



anche grazie a Marco Paolini e il suo "racconto del Vajont" (monologo teatral-televisivo andato in onda su rai 1 in prima serata qualche anno fa e in scena in gran parte dei teatri italiani e non solo) e a Mauro Corona e i suoi libri, erto è riuscito a farsi ri-conoscere.
è diventata tappa obbligata per i turisti
è tornata a vivere.

gente strana, gli ertani. a partire dal dialetto di origine ladina. un miscuglio, un grammelot. e mi spiace non capirlo! mio padre ci teneva che lo imparassi.
per mia fortuna ho trovato un blog che fornisce lezioni di ertano
http://nertwork.blogspot.com/
anche se è da un pò che non postano..

N.b: le doppie non esistono.


Frasi Basilari:

Buon giorno ----> Bondì

Come stai? ----> Cé mó stasto?

Bene, grazie ----> Béign, grathie

Come ti chiami? ----> Cé mó te ciameto?

Mi chiamo ______ . ----> Mé ciam _______.

Piacere di conoscerti. ----> Bèivete alc (bevi qualcosa)

Grazie.
----> Grathie.

Prego. ----> Dé nia.

SI.
----> èi

No.
----> No

Mi scusi. (attirando l'attenzione) ----> ó scolta.

Mi scusi. (chiedendo perdono) ----> Scuśéime.

Mi dispiace. ----> Mé despiès

Arrivederci ----> Sè vedón

Non parlo [bene] l'ertano.
----> no parl bèign par da nèrt.

Parli l'ertano? ----> Parleto par da nèrt?

C'è qualcuno quì che parla ertano? ----> èlo calchedun óchi che parla par da nèrt?

Aiuto!
----> Aiuto

Attenzione! ----> Atento!

Buona notte
----> Bòna nuat

Non capisco ----> Nò capìs

Dov'è posso trovare un bar? ----> Dolà pòse sciatè un bar?
frasi che tornano utili se giri per nert...

negli ultimi anni ha fatto capolino anche un ristorante "il gallo cedrone" che ripropone tutti i gusti e i sapori di questa parte d'italia, a partire dal frico con la polenta. sembra una frittata: senza uova, molto gustosa, fatta con patate, cipolle, formaggio di diversa stagionatura, sale e olio exvgn


www.erto.it

www.vajont.net

mauro corona: http://www.dispersoneiboschi.it/

4 commenti:

cuochetta ha detto...

Fantastico anche il tuo di Blog!
Curiosa di capire cosa fai in radio... attendo tue news e intanto mi leggo un pò di post!
Anna

abalush ha detto...

ciao cuochetta...grazie!in radio mi occupo di un programma quotidiano che parla...di cibo, vino e bei posti...:)

Anonimo ha detto...

non sapevo che tuo padre fosse nato il 9 ottobre!

bello il gallo cedrone (ci siamo stati a mangiare), l'albergo diffuso (ci siamo stati a dormire) e tutto il tuo post. mi ha riportato a quei giorni in cui abbiamo frequentato assiduamente il luogo...

Fabiana Del Nero ha detto...

Posti incredibili, fragili e fortissimi,asciutti e intensi sempre.
Vedo nelle foto volti conosciuti e....molto rassicuranti.